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Grandi Opere
Infrastrutture
Nel 2005 una vastissima area al confine tra i comuni di Rho e Pero, alle porte di Milano, fu scelta per accogliere un grandioso progetto: la nuova Fiera di Milano.
Fu lo Studio di architettura Fuksas, uno dei più prestigiosi al mondo, ad aggiudicarsi l’ambiziosa realizzazione, impiegando un team di professionisti dedicati alla progettazione ed alla scelta dei materiali per lo stabile.
Sei enormi padiglioni, a cui se ne aggiungono altri due a piano doppio, per un totale di 345.000 mq espositivi coperti ed altri 60.000 all'aperto.
Ogni padiglione dispone di servizi di tecnologia all'avanguardia ed è organizzato secondo un percorso numerato strategico.
IPM BLINDO
Sistema in malta epossidica fibro-armata ad alto spessore, impermeabile, a elevata resistenza meccanica e chimica. Specifico per il recupero di vecchie pavimentazioni fessurate e umide. Permette il recupero delle pendenze e delle planarità.

Gli edifici sono infatti numerati dall'1 al 24, i dispari sul lato sinistro, i pari sul lato destro, tutti collegati tra loro da una spina dorsale centrale di 1500 m di lunghezza e 32 m di larghezza, che rappresenta l'elemento simbolo del progetto: la Vela.
La Vela è composta da una distesa di in resina epossidica bianca, sulla quale si estende una grande copertura dall’andamento unico, che ne costituisce una vera e propria opera d’arte.
Il suo percorso è caratterizzato da costanti variazioni altimetriche che trovano riferimento nel paesaggio naturale: crateri, onde, dune e colline.
Una bellissima passerella tra i padiglioni sulla quale la luce naturale, passando attraverso il vetro e l’acciaio inox, dà vita alla pavimentazione che brillante e maestosa accompagna i visitatori alla scoperta di uno dei poli fieristici più moderni ed importanti al mondo: Fieramilano.
I tecnici di IPM Italia, chiamati ad occuparsi proprio dei rivestimenti della Vela, non hanno avuto dubbi sulla soluzione applicativa: un massetto decorativo.
Insieme al laboratorio interno è stato poi studiato un sistema esclusivo che non garantisse solo la resistenza della pavimentazione ma anche la valorizzazione della struttura circostante.
Al massetto sono state quindi aggiunte, in fase di produzione del formulato, anche delle graniglie naturali.

Ph. Credits Moreno Maggi
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