
In molti si chiedono se sia effettivamente possibile utilizzare la resina sopra un pavimento esistente, ossia sovrapporre un pavimento resinoso a una pavimentazione preesistente senza necessariamente demolirla. La risposta è sì, e la ragione risiede in uno dei principali punti di forza della resina.
Questo vale soprattutto se parliamo dei pavimenti in resina prodotti e posati da IPM Italia. L’azienda infatti da oltre 40 anni studia sistemi resinosi capaci di ricoprire o riqualificare diversi tipi di pavimenti anche ammalorati.

Alcuni esempi:
– IPM BLINDO è il sistema resinoso ideale per riqualificare pavimentazioni esistenti fortemente ammalorate o inquinate ad esempio da oli e liquidi grassi di processo. Nella versione Blindo Puls è perfetto per rivestire pavimenti in mattonelle, klinker e ceramica anche molto vecchie e fessurate
– IPM LEVELLING è il sistema resinoso ideale per il recupero delle pendenze e l’ottenimento di pavimentazioni perfettamente planari
– La linea di soluzioni resinose IPM Aquaperm sono ideali per i sottofondi molto umidi oppure CLS non ancora maturato
I vantaggi di installare la resina su un pavimento preesistente
I vantaggi di installare un pavimento in resina sopra una pavimentazione preesistente sono numerosi:
- Basso spessore applicato (spessore minimo 0,4 mm – spessore massimo fino a 1,5 cm)
- Alta adesione al supporto
- Eliminazione di fughe e crepe preesistenti
- Massima versatilità
- Elevato livello di igiene e sanificazione
- Lunga durata nel tempo
- Ottima resistenza alle sollecitazioni
- Ampia possibilità di personalizzazione
Queste qualità intrinseche dei pavimenti in resina garantiscono naturalmente anche un importante risparmio economico, che andrebbe a decadere nel caso in cui fosse necessario demolire il pavimento esistente prima di procedere all’installazione di quello nuovo.
Pavimenti in resina: alta sanificazione con IPM SANIX

Uno dei principali benefit di installare pavimenti in resina risiede nell’altissimo grado di igiene che questo materiale è in grado di garantire: già di per se le pavimentazioni in resina sono prive di fughe e, se integrate con le pareti tramite gli sgusci, eliminano anche i giunti di raccordo pavimento/pareti ottenendo un rivestimento dell’ambiente completamente continuo e quindi molto più igienico poiché senza fessurazioni in cui si annida lo sporco. La maggior parte dei sistemi resinosi IPM Italia possono anche avere finitura antipolvere.
Proprio in funzione di questo importante principio, IPM Italia ha sviluppato IPM SANIX, l’esclusiva tecnologia che mantiene le superfici in resina ancora più sicure, sane e igieniche non soltanto nei casi di nuova applicazione, ma anche nella riqualificazione di superfici preesistenti.
La tecnologia IPM SANIX è stata studiata specificamente per l’applicazione in ambienti ospedalieri o in qualunque ambito sia necessario un livello di igiene superiore. Ma il laboratorio interno IPM Italia ha portato questa tecnologia anche all’interno di spazi industriali, commerciali e civili, sia pubblici che privati.
Ma cos’è esattamente IPM SANIX?
Si tratta di un additivo da miscelare direttamente nel formulato resinoso, e che può essere integrato in tutti i sistemi IPM Italia: da quelli studiati per l’industria alimentare (come IPM STRATOS) a quelli destinati al settore meccanico o elettronico (come IPM BLINDO) o al Contract (come IPM FABRIKA, perfetto connubio tra impatto estetico e performance).
L’aggiunta di IPM SANIX al formulato resinoso permette di dare vita a una pavimentazione additivata e profondamente igienica, protetta dall’azione degli agenti esterni e dalla proliferazione di microrganismi potenzialmente dannosi. Questa caratteristica è garantita dalla tecnologia alla base dell’additivo, che rende le superfici in resina:
- Inattaccabili allo sviluppo di muffe e batteri
- Ancora più semplici da pulire e igienizzare
- Inalterate nel tempo anche dopo un utilizzo prolungato e ripetuti lavaggi e sanificazioni
IPM SANIX è una soluzione particolarmente efficace specialmente nell’ambito delle nuove disposizioni di legge seguite alla recente epidemia di Coronavirus: tutti gli ambienti di lavoro devono essere infatti accuratamente igienizzati e sanificati con l’ausilio di idrosoluzioni alcoliche o ipocloridriche.
Si tratta di operazioni necessarie ad abbattere in modo sensibile la carica batterica presente sulle superfici, riducendola pressoché a zero e incrementando in questo modo il grado di salubrità – e dunque di sicurezza – degli ambienti.
Oltre a permettere una sanificazione dei pavimenti nel pieno rispetto delle norme di legge, IPM SANIX offre l’ulteriore vantaggio di mantenere nel tempo la carica batterica delle superfici vicina all 0%, anche quando queste vengono utilizzate con continuità – come avviene nei luoghi di lavoro.
Grazie a un livello di inibizione da contatto pari al 99.9%, la tecnologia IPM SANIX messa a punto da IPM Italia agisce attivamente nel mantenimento del necessario grado di salubrità e sicurezza per operatori, visitatori e clienti di qualunque struttura: ospedali, ambienti sanitari e studi medici; ristoranti, bar e mense; palestre e centri benessere; centri commerciali, aeroporti e istituti scolastici. E persino abitazioni private.