Nel corso del biennio di emergenza sanitaria causata dal COVID-19, la sanificazione e salubrità degli ambienti ha assunto un nuovo significato grazie alla sua capacità di ridurre concretamente il rischio di contagi e contaminazioni – un comportamento virtuoso che, in linea generale, continua ancora oggi a pandemia finita.

In tale contesto, anche la riqualificazione dei pavimenti si è trovata (e si trova tuttora!) a giocare un ruolo chiave. La possibilità di intervenire su pavimenti preesistenti senza demolirli ma, al contrario, rinnovandoli, si rivela infatti una strategia efficiente per garantire alle superfici non soltanto una migliore resa estetica e una ritrovata funzionalità, ma anche un più alto grado di igienicità e dunque di sicurezza.

Ricordiamo che la riqualificazione di pavimenti preesistenti può essere relativa sia ad ambienti pubblici che privati di qualunque dimensione, e che interessa prevalentemente le superfici in resina o calcestruzzo. Il vantaggio di riqualificare i pavimenti non soltanto risiede in un eccellente risparmio di tempo (e dunque in un minore investimento economico), ma anche nella possibilità di poter effettuare interventi mirati che non interrompono il normale ciclo produttivo. Questo beneficio è particolarmente cruciale per uffici, laboratori, grandi strutture commerciali e attività produttive in genere.

Vanno poi considerati ulteriori plus legati alla riqualificazione dei pavimenti: un incremento della longevità delle superfici, un miglioramento della loro performance e la possibilità di intervenire con soluzioni altamente evolute che possono influire positivamente sul livello di comfort e sicurezza di chi abita gli ambienti.

In questo senso, le tecnologie si orientano sempre più a superfici prive di fughe e di raccordi tra pavimento e parete, atossiche, antipolvere, a zero emissioni VOC, ecocompatibili, igieniche, facili da mantenere, pulire e igienizzare.

I pavimenti – siano essi nuovi o riqualificati – dovrebbero inoltre garantire il mantenimento di queste caratteristiche anche dopo ripetuti lavaggi, a seguito di un uso prolungato nel tempo, e un più elevato grado di igiene e protezione sia dagli agenti esterni che dall’azione di microrganismi patogeni.

Il biennio del Coronavirus ha puntato ancora di più il focus su questo genere di soluzioni, in un’ottica più ad ampio spettro che si concentra sulla creazione e sul mantenimento di ambienti salubri nel loro complesso.

IPM Sanix: l’additivo che rende i pavimenti in resina più igienici, più protetti e più sicuri

Messa a punto dal Laboratorio Interno di IPM Italia, IPM Sanix è la tecnologia innovativa che permette di dare vita a sistemi resinosi che rendono le superfici non soltanto più protette dagli agenti esterni, ma anche più igieniche. Si tratta di un additivo che viene direttamente mescolato al formulato resinoso nel momento della sua produzione, trasformando la pavimentazione in resina in una superficie igienica protetta dall’azione degli agenti esterni.

Non soltanto i pavimenti in resina realizzati con l’additivo IPM Sanix sono più semplici da pulire e mantenere, ma rimangono inalterati in termini di caratteristiche igieniche anche dopo un utilizzo prolungato e ripetuti lavaggi.

IPM Sanix è il risultato di lunghe ricerche nella formulazione di prodotti sempre più innovativi per il settore delle pavimentazioni: i formulati resinosi con additivo IPM Sanix subiscono infatti un processo di produzione che li rende inattaccabili allo sviluppo futuro di muffe e batteri, e garantiscono l’inalterabilità di questa caratteristica anche nel tempo.

Il livello di inibizione da contatto di IPM Sanix è pari al 99.9%. La linea è inoltre caratterizzata da un’elevata resistenza all’azione di diverse sostanze chimiche, alcune delle quali anche molto aggressive: acido cloridrico, acido solforico, acido citrico, acido acetico, acido lattico, acetone, metanolo, zucchero, soda caustica, petrolio, olio e detergenti.

PAVIMENTO IN RESINA, SANIFICATO CON PRODOTTI STANDARD (soluzioni idroalcoliche o ipocloritiche) – proliferazione di batteri in un periodo di 7 giorni lun/dom
PAVIMENTO IN RESINA IPM Italia additivato con IPM SANIX, SANIFICATO CON PRODOTTI STANDARD (soluzioni idroalcoliche o ipocloritiche) – proliferazione dei batteri in un periodo di 7 giorni lun/dom

IPM Sanix: un additivo integrabile nei più diversi sistemi resinosi IPM Italia

Dal momento che IPM Sanix può essere miscelato al formulato resinoso in fase di produzione, è possibile integrarlo in varie tipologie di pavimentazione in resina a marchio IPM Italia.

Tra queste vale la pena menzionare:

  • IPM Blindo: è il sistema in malta epossidica fibroarmata ad alto spessore, impermeabile e caratterizzato da un’alta resistenza chimico-meccanica e planarità eccellente. Si rivela particolarmente indicato per il recupero ottimale di vecchie superfici, anche usurate e fessurate. È tra le soluzioni a marchio IPM Italia più richieste per il settore meccanico.
  • IPM Stratos: è il sistema epossidico multistrato a effetto monocromatico caratterizzato da un’eccellente finitura antiscivolo. Estremamente rapido da posare, ha uno spessore compreso tra 1,0 e 2,5 millimetri ed è progettato per la realizzazione di pavimentazioni di aree industriali soggette a medie sollecitazioni meccaniche di transito. Si rivela un’eccellente soluzione per il settore alimentare.
  • IPM Fabrika: tra i favoriti per la realizzazione di pavimentazioni in resina nel settore Contract, è il sistema decorativo effetto cemento ispirato ai pavimenti in calcestruzzo, solido e funzionale e applicabile sia a pavimento che a parete, come rivestimento. Si caratterizza per un particolare effetto estetico dal look mélange, perfetto anche per gli spazi nautici caratterizzati da un marcato appeal contemporaneo.
  • IPM Cult: è il sistema resinoso a medio spessore risultato del sapiente impiego di resina e spatole, particolarmente indicato per la realizzazione di superfici tono su tono o sfumate tra due diverse tonalità cromatiche. L’estetica e la funzionalità di questo rivestimento lo rendono un’ottima scelta per le cucine industriali e per gli ambienti di lavorazione degli alimenti.
  • IPM Color Mix: è il sistema epossidico multistrato decorativo caratterizzato da un gradevole look “sale e pepe”. Come la precedente soluzione, anche questa è perfetta per la realizzazione di grandi spazi di lavorazione degli alimenti o cucine industriali in cui, oltre alla massima performance, sia anche richiesta un’estetica top di gamma. È inoltre il sistema ideale per riqualificare pavimenti preesistenti sui quali siano presenti marcate imperfezioni. 
  • IPM Silentia: è il sistema poliuretanico autolivellante resistente ad abrasioni, graffi e incisioni e che, contestualmente, riduce l’impatto acustico causato dal calpestio, contribuendo alla creazione di ambienti più silenziosi e tranquilli. Si rivela molto indicato per spazi sanitari, scolastici, della GDO o per gli uffici, tutti ambienti in cui la quiete è un fattore importante nel benessere abitativo.

Entra in contatto con gli specialisti di IPM Italia per ottenere una consulenza relativamente al tuo progetto o richiedere maggiori informazioni su IPM Sanix e i numerosi sistemi resinosi a marchio.