
Il termine “strada bianca” identifica una strada non asfaltata, sterrata, come quelle tipicamente presenti – anche in maniera molto estesa – nelle zone rurali. Le strade bianche sono una costante della viabilità locale perché permettono l’agevole spostamento tra diversi appezzamenti di terreno, piccole aree urbanizzate, campi coltivati e aziende agricole.
Talvolta chiamata anche mulattiera, la strada bianca si compone di inerti di varia natura, dimensione e consistenza (per esempio ghiaia) che hanno lo scopo di rendere più agevole il percorso ed evitare che la sua superficie si copra di fango in caso di pioggia o neve. Tuttavia, gli sterrati restano comunque soggetti allo spostamento degli inerti che li compongono, con conseguente dissestamento del manto e formazione di buche anche profonde, che possono rivelarsi pericolose per i veicoli e le persone.
È facile comprendere che, proprio in virtù della loro particolare composizione e del tipo di sollecitazioni che devono sopportare (passaggio di trattori e mezzi agricoli, ma anche di pedoni, animali di grossa taglia come cavalli, biciclette, e talvolta automezzi e motociclette), le strade bianche dovrebbero essere mantenute costantemente in condizioni ottimali.
Per comprendere come debba avvenire questa manutenzione, facciamo però un passo indietro ed esaminiamo prima di tutto come avviene la realizzazione di una strada bianca.

Come avviene la realizzazione di una strada bianca
La realizzazione di una strada bianca dovrebbe essere sempre preceduta – esattamente come dovrebbe avvenire per qualunque altra pavimentazione – dall’analisi della sua destinazione d’uso, poiché un piccolo sentiero sterrato avrà ovviamente esigenze molto diverse rispetto a una strada bianca soggetta a traffico pesante, all’uso costante da parte di molti pedoni o che deve, per esempio, servire anche da parcheggio.
Ipotizzando genericamente una strada bianca di quest’ultimo tipo, si procede di solito con la creazione di un substrato quanto più possibile resistente, composto da ghiaia di diverse granulometrie, che verrà posato su un fondo preventivamente compattato con un rullo.
Anche gli inerti posati saranno a loro volta compattati dopo la posa, cui potrà seguire l’applicazione di un geotessile che avrà lo scopo di limitare la crescita di infestanti sulla pavimentazione, e il riempimento del livello superiore della strada bianca con un ulteriore strato di ghiaia o stabilizzato uniformemente distribuito. Si presterà anche adeguata attenzione alla corretta inclinazione dello sterrato così da favorire il drenaggio dell’acqua.
Come avviene la manutenzione e
stabilizzazione di una strada bianca
Come accennato nel precedente paragrafo, la manutenzione delle strade bianche ha l’obiettivo di conservarne in buone condizioni la superficie evitando la formazione di pericolose buche lungo lo sterrato. Potrà inoltre avere lo scopo di ricostituire la superficie della strada in caso di riduzione degli inerti presenti, oppure di ristabilire l’uniformità o la corretta inclinazione di un fondo deteriorato in modo che possa tornare a essere rapidamente praticabile.
Esistono diversi interventi di manutenzione che è possibile mettere in atto, alcuni più efficaci di altri.
La fresatura del manto e del fondo stradale, ad esempio, è una metodica piuttosto comune per ripristinare una strada bianca dissestata eliminandone difformità anche evidenti quali buche e scanalature. Questa tecnica permette anche il rimescolamento degli inerti e il successivo ri-livellamento della superficie stradale.
Esistono poi tecniche di confinamento e stabilizzazione della strada bianca con l’ausilio di maglie in materiale plastico. Queste ultime vengono fissate al terreno con appositi paletti in legno o metallo, e la “rete” così costituita viene successivamente riempita di inerti e compattata con piastra vibrante. Il risultato finale sarà una strada bianca con un buon grado di stabilizzazione e il cui fondo stradale resisterà meglio al dilavamento in caso di forti piogge.
Vi è poi la cosiddetta stabilizzazione delle strade bianche, che di fatto è la realizzazione del manto stradale con l’ausilio, appunto, della cosiddetta terra stabilizzata. Quest’ultima permette la creazione di superfici omogenee e impiega speciali catalizzatori abbinati a inerti come ghiaia o aggregati provenienti dalle demolizioni. Le pavimentazioni in terra stabilizzata sono ecosostenibili e rispettose dell’ambiente, oltre che generalmente resistenti, ben permeabili e scarsamente esigenti in termini di manutenzione.

IPM Italia per il rifacimento e
la stabilizzazione delle strade bianche

Nel rifacimento, stabilizzazione e controllo delle polveri delle strade bianche, IPM Italia presta da sempre la massima attenzione sia all’aspetto prestazionale che alla piena integrazione della pavimentazione nel suo contesto, spesso paesaggistico o naturale e quindi di notevole valore.
Per assicurare alle strade bianche massima stabilità di fronte alle intemperie, lunga durata nel tempo, ottima resistenza alle sollecitazioni, il più alto livello di sicurezza e un eccellente impatto estetico, l’azienda ha realizzato IPM Green Paving, una gamma di prodotti eco-friendly e a zero emissioni VOC per la gestione ottimale di ogni tipo di strada bianca: dalla pista ciclabile allo sterrato rurale, dal sentiero turistico al percorso carrabile nei boschi, tra i campi coltivati e negli allevamenti. IPM Green Paving è inoltre ideale per terreni da riqualificare, instabili e polverosi, per piste di cantieri e cave, sentieri di montagna, percorsi nei parchi o all’interno di vigneti, frutteti e oliveti, così come per aree e stabilimenti balneari e campi sportivi.
Realizzata con le materie prime migliori e più resistenti, la gamma IPM Green Paving può essere utilizzata con successo anche per il rifacimento e la stabilizzazione di strade bianche in aree sottoposte a vincoli ambientali, storici o paesaggistici.
Estremamente facili da applicare, i prodotti della linea possono sfruttare i materiali già presenti nel luogo di posa e si integrano alla perfezione nel contesto naturale preesistente. Questa innata versatilità, unita all’ottimo impatto estetico, rende IPM Green Paving una soluzione adeguata a qualunque esigenza progettuale.
A seguire una panoramica sui prodotti della gamma.
IPM Stab: la terra stabilizzata per strade bianche e sterrate
IPM Stab risolve l’esigenza di riportare periodicamente metri cubi di materiale necessario a colmare le pericolose buche che si formano nelle strade bianche a seguito delle intemperie. Questa terra stabilizzata è ideale per grandi metrature, percorsi boschivi e di montagna e per strade pastorali e agricole e prevede la semplice fresatura dei primi 20/25 centimetri di terreno preesistente prima della posa. Il risultato è una strada bianca estremamente compatta, durevole, sicura per le cadute, immediatamente utilizzabile, stabilizzata e pressoché impermeabile, ideale al transito ciclopedonale e carrabile.
IPM Soil: per strade bianche dall’estetica migliorata
IPM Soil è un legante ecocompatibile formulato per migliorare l’estetica delle strade sterrate.
Mescolato a una selezione libera di inerti per colore, tipo e granulometria, dà vita a una pavimentazione carrabile che sa coniugare eccellente impatto visivo e ottime prestazioni: carrabile in soli cinque giorni, la strada bianca realizzata con IPM Soil è inoltre priva di polverosità, non soggetta alla formazione di fango e ormaie e integrabile in qualunque contesto ambientale e architettonico. Dal momento che garantisce massima libertà progettuale, questo legante può essere utilizzato per la realizzazione di qualunque strada bianca, anche all’interno di aree sottoposte a vincoli.

IPM Duster: il trattamento antipolvere su terra stabilizzata
IPM Duster migliora le già ottime performance della terra stabilizzata realizzando strade bianche praticamente prive di polverosità al passaggio di mezzi e persone.
Questo trattamento antipolvere a base di oli naturali è semplicissimo da utilizzare: viene spruzzato sulla superficie dello sterrato e penetra al suo interno, rendendo la strada bianca solida, coesa e resistente anche ai carichi pesanti alla pioggia.
IPM Duster si rivela una soluzione particolarmente efficace anche all’interno di cantieri, cave e discariche, oltre che su qualunque tipo di strada bianca: non evapora e non gela, è sicuro per la salute e per l’ambiente, può essere applicato su ogni terreno e riduce del 90% l’impiego di acqua oltre che, ovviamente i costi di manutenzione delle superfici.
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